Aspetta… non sono pronto ancora,
guarda ho ancora l’etichetta, non so andare in bicicletta o fare i cento all’ora
Mai corso una maratona, superato ostacoli,
non ho mai visto il Napoli di Maradona
Ho le licenze scadute da un pezzo
Quella poetica da rinnovare o levare di mezzo
Abbatto la clessidra orizzontale per fermare il tempo
a patto che smettiate di soffiare per cambiare il vento
E il freddo che avanza, l’anima sintetica, l’estetica dell’ansia
E se oggi potessi cambiare il mondo lo farei domani
Non mi rompete il ca**o con ‘sta fretta di decidersi, lasciatemi, non fatemi alzare dal letto
Scendetemi di dosso con ’sta fretta di decidersi voi, voi non fatemi alzare dal letto
Ma voi davvero volete le cose semplici?
Inflazionarvi le emozioni con i pezzi sempre identici? Beh…
Io sono stanco delle cose normali,
io non ho tempo per le cose normali
E di certo non mi alzo dal letto per cose normali
Tu non mi credi? Io vengo a romperti i pensieri,
ti toglierò l’ossigeno e la terra sotto i piedi.
Io vengo a romperti i pensieri.
Io mando giù l’arsenico, non lascio manco più le goccioline
Xanax come noccioline e pare da rimpicciolire
E sogno un mondo che finisca degnamente
Che esploda, non che si spenga lentamente
Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi.
Sogno una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi, fino a crepare gli affreschi
Sogno il Giudizio Universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
sopra una folla danzante di vandali
Li vedo al rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite sto puntando lì
Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi
Sogno una folla che salta all’unisono fino a spaccare i marmi, fino a crepare gli affreschi
Sogno il Giudizio Universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
sopra una folla danzante di vandali.
Li vedo al rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite sto puntando lì.