Con un deca è uno dei brani più iconici degli 883, inciso nel 1992 come parte dell’album di debutto Hanno ucciso l’uomo ragno.
Scritto da Max Pezzali (testo) e Mauro Repetto (musica), il brano rappresenta una fotografia vivida della gioventù italiana degli anni ’90, con il suo linguaggio semplice ma efficace e le tematiche quotidiane che raccontano la vita di provincia.
La canzone parla di un gruppo di ragazzi che cercano di divertirsi con pochi soldi, un “deca” appunto, ovvero 10.000 lire, simbolo dell’essenzialità e della creatività di quei tempi. È un inno generazionale che continua a essere apprezzato anche oggi per la sua ironia e autenticità.
Tra le immagini evocative del testo, si fanno chiari riferimenti alla città di Pavia, terra natale di Max Pezzali, che i ragazzi definivano “paranoica” famosa per avere due discoteche e ben 106 farmacie. Questo dettaglio, che potrebbe sembrare bizzarro, rappresenta con ironia e affetto la vita quotidiana e le abitudini della provincia, rafforzando il legame tra la musica degli 883 e il loro vissuto personale.
Secondo Mauro Repetto, “Con un deca” è il pezzo più rappresentativo della storia degli 883. E non a caso è stato scelto come sigla di apertura della serie TV di successo di Sky Hanno ucciso l’uomo ragno, dedicata alla band. La serie, che ha riportato alla luce i grandi successi degli 883, celebra l’impatto che il gruppo ha avuto sulla cultura pop italiana, utilizzando proprio “Con un deca” per introdurre ogni episodio, sottolineando la forza evocativa di questa canzone.
Indimenticabili sono le canzoni degli 883 di quel periodo, quando Max Pezzali e Mauro Repetto erano una coppia solida, prima che le loro strade si dividessero. Quel sodalizio musicale ha dato vita a brani che hanno segnato un’epoca e continuano a far emozionare intere generazioni.
Ecco il video pubblicato sul canale ufficiale di Max Pezzali feat. Club Dogo. Seguono il link per effettuare il download e il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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Il video è un viaggio nella memoria, semplice ma ricco di emozioni. Le immagini mostrano ragazzi intenti a viaggiare in auto, con la tipica spensieratezza di chi è alla ricerca delle mete più ambite degli anni ’90. In alcune scene compaiono lo stesso Max Pezzali e Jake La Furia, protagonisti di questa celebrazione nostalgica.
È un richiamo diretto ai giovani di quel decennio, a chi ha vissuto quei momenti fatti di amori, sogni, progetti e desideri. Tanti di questi sono rimasti indietro, persi nel tempo, ma si riaffacciano prepotentemente alla mente ogni volta che si ascolta questo capolavoro. Il video, semplice nella sua essenza, riesce a catturare perfettamente l’atmosfera di un’epoca indimenticabile
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TESTO
Con un deca
Ne parlavamo tanto tanti anni fa
Di quanto è paranoica questa città
Della sua gente delle sue manie
Due discoteche centosei farmacie
E ci troviamo ancora al punto che
Si gira in macchina il mattino alle tre
Alla ricerca di qualcosa che poi
Cos’è non lo sappiamo nemmeno noi
Con un deca non si può andar via
Non ci basta neanche in pizzeria
Fermati un attimo all’automatico
Almeno a piedi non ci lascerà
In questa città
Di un tabaccaio neanche l’ombra oramai
Ne restan due, scegli quella che vuoi
Che cosa lascia accesa a fare la “T”
Che poi i due stron*i se ne accorgono qui
Guarda di là quei cani che ululano
Per una femmina che dice di no
Adesso vanno in giro a fare gli eroi
Poi torneranno a casa un po’ come noi
Con un deca non si può andar via
Non ci basta neanche in pizzeria
Fermati un attimo all’automatico
Almeno a piedi non ci lascerà
In questa città
È l’ora che si tiran fuori le idee
Per diventare miliardari anche se
Esiste già quel che vogliamo inventare
Ci manca solo il disco orario solare
Resta la soluzione divi del rock
Molliamo tutto e ce ne andiamo a New York
Ma poi ti guardi in faccia e dici dov’è
Che vuoi che andiamo con ‘ste facce io e te
Con un deca non si può andar via
Non ci basta neanche in pizzeria
Fermati un attimo all’automatico
Almeno a piedi non ci lascerà
In questa città
In questa città
In questa città (con un deca non si può andar via)
In questa città (non ci basta neanche in pizzeria)
In questa città
In questa città (fermati un attimo all’automatico)
In questa città (almeno a piedi non ci lascerà)
In questa città
In questa città
In questa città (non ci basta neanche in pizzeria)